Cosa fare con una batteria esausta?
Gli utenti privati devono assolutamente non disperderla nell'ambiente o lasciarla vicino ai cassonetti, ma contattare il nostro Stoccaggio

Gli artigiani, invece, devono adempiere ad alcuni obblighi normativi e contattare uno dei Raccoglitori Autorizzati.

 

 

Le batterie e l'ambiente
Le batterie, per la loro composizione, una volta esaurita la loro funzionalità sono dei rifiuti tossici pericolosi per l'ambiente. In questa sezione vengono spiegate i motivi della pericolosità dei rifiuti piombosi esausti e le modalità per potersi disfare correttamente, nel pieno rispetto delle normative ambientali, delle batterie esauste.
Il piombo è un metallo pericoloso che non deve venir disperso nell'ambiente. Allo stato metallico, come quello che si ritrova negli elettrodi a griglie delle batterie, esso è scarsamente solubile in acqua ma può sempre trovare una via di diffusione nella natura e nel corpo umano. La parte attiva costituita da ossido di piombo, applicata alla griglia, subisce alcune reazioni chimiche artificiali o naturali che lo trasformano in sali o altri composti del piombo generalmente più solubili e, quindi, più pericolosi e maggiormente disperdibili nell'ambiente. Il piombo è altamente tossico. Esso, infatti, blocca l'attività di alcuni enzimi interferendo sui processi biochimici vitali; gli organi particolarmente sensibili risultano il fegato, il sistema nervoso e l'apparato riproduttivo.

Le materie plastiche che contengono la batteria, per quanto resistenti, possono rovinarsi e rompersi. Dopo l'abbandono, la batteria subisce urti, trascinamenti e schiacciamenti che conducono alla fuoriuscita dei componenti tossici e nocivi, tra i quali l'acido solforico. L'acido solforico è un composto fortemente corrosivo che danneggia qualsiasi materiale col quale entra in contatto. Esso provoca ustioni anche gravi al contatto con la pelle, è pericoloso per ingestione e per inalazione, corrode i tessuti ed altri materiali di abbigliamento e protezione ed è in grado di acidificare grandi bacini o fonti idriche sotterranee o superficiali, danneggiando irreparabilmente flora e fauna e nuocendo, altrettanto irreparabilmente, alle risorse di acqua potabile od irrigua, intaccando le loro caratteristiche di neutralità chimica e di purezza biologica. La plastica è un materiale resistente e non biodegradabile, il quale, pur non esercitando di per sé‚ un pericolo diretto per la salute, poiché chimicamente inerte, è però una fonte di inquinamento visivo: il forte impatto estetico negativo che consegue all'abbandono di rifiuti plastici deturpa il paesaggio. Non va dimenticato, inoltre, che tutti i rifiuti, compresi i contenitori o i sacchetti di plastica, sono in grado di esercitare azioni negative di tipo fisico, come l'ostruzione di condotte, canali ed altro o di tipo biologico come il noto fenomeno del soffocamento da ingestione in grandi animali marini.